lunedì 4 maggio 2015

[RdL] Il contratto

(c) by Moonasha

Everek, primo pomeriggio del 4° enhor crescente (16 aprile)

La compagnia si sta aggirando per la città per acquistare un po’ dell’equipaggiamento necessario al viaggio imminente, quando vedono tre uomini - evidentemente muratori a giudicare dagli abiti - guardare insistentemente nella loro direzione con evidente disapprovazione.
Il sangue già caldo di Chaim inizia a ribollire e si avvicina minacciosamente per chiedere spiegazioni. Gli uomini, senza scomporsi, fanno notare che mentre gli onesti lavoratori si spaccano la schiena per il bene comune, i cosiddetti “eroi” erano troppo presi con le loro compere anche solo per dare delle parole di conforto.
Chaim e gli altri ricordano improvvisamente l’appuntamento preso la sera prima con il capomastro Anostir: quella mattina sarebbero dovuti passare presso i cantieri di ricostruzione nei pressi del porto per salutare ed incoraggiare i lavoratori, ma si sono tutti completamente dimenticati! Si prodigano in scuse nei confronti dei muratori, che comunque se ne vanno evidentemente insoddisfatti. Decidono poi di cercare Anostir per scusarsi direttamente con lui.

Tornano alla Vecchia Locanda per prendere delle bottiglie di buon liquore da donare al capomastro, poi cercano la sua abitazione. Purtroppo Anostir non è in casa e la compagnia è costretta a lasciare il dono invece di consegnarlo direttamente come avrebbero preferito fare.

Intanto è arrivata la sera. Tutti tornano ai loro alloggi, amareggiati per questa loro grave mancanza nei confronti dei cittadini.

Vecchia Locanda, mattino del 5° ahner crescente (17 aprile)

La compagnia si ritrova alla Locanda Vecchia di buon ora, come da accordi. La contessa è già lì ad attenderli. Propone loro il seguente contratto:
La Compagnia degli Erranti, sia essa intesa essere composta dai seguenti gentiluomini e gentildonne:
  • Abir Zanoch
  • Chaim Furon
  • Kaisho di Aan
  • Kirsten Løvenskiold
  • Maliny figlia di Rotar
  • Maya del Clan dei Gritt
  • Medòm di Nishandar
  • Parsic
accetta di fornire servizio di scorta e salvaguardia alla Contessa Elminia De’ Gutiel, vedova ed unica erede di Soràn De’ Gutiel, ai suoi servitori ed ai suoi beni in cambio dei seguenti pagamenti:
  • Numero 3750 drog caduno per ogni settimo giorno, siano essi sottoforma di buoni di cassa imperiali e corrisposti alla risoluzione del contratto
  • Un pasto al dì cadauno, sia esso composto da adeguata quantità di tuberi poveri ed una pagnotta
  • Un otre (2 litri) di acqua al dì cadauno, sia essa di pozzo o di fonte in base alle disponibilità
  • Un carro coperto di dimensione adeguata al trasporto di otto uomini, sia esso trainato da due muli e condotto da un membro della Compagnia.
  • Un massimo di 5000 drog per eventuali spese di viaggio, siano questi da intendere come complessivi per tutta la durata dell’impiego.
Il contratto si risolve per le condizioni di seguito descritte:
  • Trascorse le tre settimane dalla data di stipula del contratto, a meno che ciò non avvenga in condizioni ambientali di pericolo per la Contessa, nel qual caso il contratto sarà esteso fino al cessare di tale condizione.
  • Per licenziamento su volontà della contessa, nel qual caso sarà corrisposto il pagamento maturato fino al momento del licenziamento.
  • Abbandono su decisione di uno o tutti i membri della compagnia, nel qual caso non verrà corrisposto alcun pagamento.
Per tutta la durata del contratto la Compagnia degli Erranti accetta altresì che qualsiasi oggetto, creatura (sia essa viva o meno), vegetale (sia esso lavorato o meno), minerale o altro elemento di interesse trovato, ricevuto o guadagnato sia da intendere come di proprietà unica della Contessa Elminia De’ Gutiel.

In fede,
La Compagnia degli Erranti

La compagnia storce un po’ il naso per le condizioni svantaggiose. La contessa sottolinea ancora una volta che per i servigi richiesti sarebbe bastato Chaim ed il dover pagare tutti gli altri l’ha costretta ad imporre tali condizioni.

Qualcuno meno volentieri di altri, tutti accettano di firmare, e nel giro di un’ora sono in marcia.

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