lunedì 15 settembre 2014

[RdL] Arrivo al monte Wulter

(c) Capcom

Everek, alba del 3° tehner crescente (8 aprile)

Kaisho sogna. Vola libero nell’aria, a centinaia di metri di altezza, librandosi come un uccello. Sotto di sé vede un fiume restringersi sempre di più, e dei villaggi lungo le sue rive. Piccoli agglomerati, qualche centinaio di anime al massimo, a parte uno, decisamente più grande degli altri (ma non delle altre cittadine visitate dal whirn). Superato un banco di nuvole vede stendersi a perdita d’occhio un’immensa catena montuosa. Viene attratto da un picco in particolare di quella catena, la cui cima è avvolta da un denso banco di nebbia. Poi il sogno si interrompe: qualcuno sta bussando insistentemente alla porta. E’ uno dei giovani aspiranti studiosi della corporazione, inviato ad avvisarlo che l’esploratore Thomas è ai cancelli e sta chiedendo di lui.
La compagnia si prepara in fretta, e nel giro di mezz’ora si trova a bordo della Allegra ma non troppo, insieme a Thomas. Il capitano Antorei impartisce gli ordini e la nave si mette in movimento.

Allegra ma non troppo, verso il monte Wulter, mattino del 3° tehner crescente (8 aprile)

Thomas concorda con il capitano Antorei la direzione da prendere: a est fino a Partea, poi est-nord-est per circa quindici leghe. I venti sono favorevoli e la nave si muove velocemente. Giunti in prossimità di Partea, Kaisho riconosce la città vista nel sogno. Dopo circa tre ore dalla partenza, la Allegra ma non troppo supera un fitto banco di nubi e Kaisho rivive il suo sogno. Riconosce il picco che ha attratto la sua attenzione la notte precedente, anche se non c’è traccia di nebbia. Thomas concorda che molto probabilmente si tratta del Wulter (è incerto perché non l’ha mai visto da questa altitudine), ed il capitano Antorei dispone affinché la compagnia venga fatta scendere nel luogo più adatto. Il capitano saluta il gruppo e dà loro appuntamento nello stesso luogo di lì a due giorni.

Monte Wulter, mattino del 3° tehner crescente (8 aprile)

Di buona lena il gruppo, condotto da Thomas, si mette in marcia. Tutto prosegue tranquillamente, ma dopo un’ora di cammino Kaisho percepisce qualcosa che non va. Secondo lui invece di proseguire verso la vetta della montagna le stanno girando intorno. Thomas si dimostra piuttosto risentito, ed il resto della compagnia è d’accordo con la guida. Ma Kaisho insiste e dice che probabilmente è la spada che gli permette di accorgersi dell’errore. Parsic entra in meditazione e percepisce un’aura di energia che non sa meglio identificare. Maya usa un rituale usato dagli sciamani della sua tribù per ritrovare la strada smarrita, ma invece di indicargli la strada verso la vetta gli indica una direzione che, secondo lei, dovrebbe aggirare la montagna. Ma la direzione suggerita dal suo arcano coincide con quella indicata da Kaisho, quindi concorda con il whirn che probabilmente la spada gli sta facendo percepire le cose come stanno realmente.
Il gruppo decide allora di seguire Kaisho, anche se la loro sensazione è quella di girare in torno al promontorio.
Avanzano per un’altra ora circa, quando sentono dei ruggiti che raggelano il sangue. Non si tratta di nessuna creatura a loro nota. Quando, dopo poco, sentono un altro ruggito, è chiaro che la creatura si sta avvicinando. Tutti si preparano a difendersi dalla creatura, ma nessuno è veramente pronto a quello che sbuca dalla foresta: tre creature vagamente simili ad un gorilla, ma estremamente più grandi. Camminano sulle gambe posteriori, chinati in avanti e poggiando sui pugni. Anche così, però, sono abbastanza alti da guardare un uomo dall’alto verso il basso. La pelle è ocra, squamosa, ed hanno una corta coda. Ma il vero orrore è nel loro volto: nella parte inferiore delle loro fauci due zanne uncinate, simili a quelle di un ragno ma rivolte verso l’alto, come si muovono oscenamente nell’aria come alla ricerca di carne da straziare. Quando vedono la compagnia emettono nuovamente il temibile ruggito, togliendo ogni dubbio, quindi si scagliano all’attacco, inferociti.
Chaim, Maya e Kirsten impazziscono per l’orrore e fuggono senza nemmeno curarsi di dove mettono i piedi. Il combattente brone è il più sfortunato perché non fa in tempo a mettersi in salvo e viene afferrato da una delle creature, che lo scaglia lontano come si trattasse di un rametto. Thomas, arco in mano, non riesce a colpire le creature nonostante la loro stazza: la sua mano trema irrefrenabilmente impedendogli di prendere la mira.
Parsic, Maliny ed il dr. Zanoch utilizzano i loro arcani per ferire le creature. Il custode intuisce che si tratta di naga e riesce ad infliggere gravi danni. Kaisho, che sembra essere sparito, spunta come dal nulla alle spalle della terza creatura, che non solo non si accorge del whirn, ma involontariamente gli mostra il fianco. Il guerriero ombra non si lascia sfuggire l’occasione e, impugnando la sua katana nella mano destra e Zaradal nell’altra, assesta un colpo devastante che non lascia scampo.
Nel giro di pochi ma interminabili secondi le tre creature vengono distrutte. Solo Chaim è stato ferito, ma i danni che ha riportato sono piuttosto seri.

lunedì 1 settembre 2014

[RdL] La Spada

Autore sconosciuto

Everek, sera del 3° nehener crescente (6 aprile)

Maya, Parsic e Maliny sono ricevuti dal prof. Kimmen, che chiede un resoconto dell’accaduto da quando si sono separati dal Capitano Antorei. I tre raccontano del bozzolo e si dimostrano disponibili per eventuali azioni per distruggerlo. Il prof. Kimmen li congeda chiedendo loro di rimanere a disposizione per ulteriori colloqui.
Il gruppo si ritira nelle stanze messe loro a disposizione nel presidio della Corporazione. Decidono che l’indomani sarebbero tornati al Tempio per consultarne la biblioteca.

Colli del Larentar, mattino del 3° ahoer crescente (7 aprile)

Chaim e Kaisho, rimasti soli, tentano di capire qualcosa di più sulla creatura. Sembra immune a qualsiasi tentativo di danneggiamento. L’unica arma efficace è la spada rinvenuta nel cadavere di Brapir Akrak, che dopo seri tentennamenti Kaisho si decide di impugnare nuovamente (senza conseguenze negative, stavolta).
La spada infligge ferite piuttosto profonde e dal brutto aspetto, ma il whirn si rende subito conto che è come tentare di svuotare un lago con un secchio e quindi dopo un po’ i due desistono.

Everek, mattino del 3° ahoer crescente (7 aprile)

Il gruppo che si reca al tempio viene ricevuto dall’adepto Lorenzio, che in assenza del Maestro After ne fa le veci.
Lorenzio sarebbe felice di aiutare il gruppo, ma ci sono ancora molti feriti dall’attacco di Brapir Akrak e l’unica cosa che può fare è consentire loro l’accesso alla biblioteca.
Qui Maliny ritrova il libro “Antichi misteri e leggende dello spiritualismo”, e sfogliandolo si accorge della presenza di un illustrazione dove, senza dubbio, è rappresentata la spada trovata nel corpo del mostro.
Il libro fa riferimento ad uno dei concetti dello spiritualismo e sottolinea di come in ogni cosa buona gli dei abbiano messo qualcosa di malvagio, e di come in ogni cosa malvagia abbiano instillato qualcosa di buono. La spada, che il libro chiama Zaradal, spesso si manifesta quando il male è troppo grande per essere affrontato e rappresenta una chiave che, se usata da un prescelto, è in grado di riequilibrare le forze in campo.
Il libro menziona anche il monte Wulter, l’ultimo luogo noto dove è avvenuto il rituale per individuare il prescelto.
Chaim, Maliny e Parsic tornano dal professor Kimmen per annunciare le nuove informazioni, più in cerca di aiuto che per divulgarle: molti dei concetti espressi sono astratti e sfuggono ai tre. Il professore è curioso, più che interessato. Spiega che non è interessato allo spiritualismo e quindi non è in grado di aiutarli con i loro indovinelli. Li invita però a partecipare alla missione della Luce d’Argento con lo scopo di recuperare il resto della compagnia sui colli del Larentar e prelevare dei campioni del bozzolo.

Colli del Larentar, mezzogiorno del 3° ahoer crescente (7 aprile)

Il bozzolo è cresciuto ulteriormente dalla sera prima ed il Capitano Farnel, che non l’aveva ancora visto, resta atterrito alla sua visione. Ordina di calare una scialuppa per recuperare il resto della Compagnia degli Erranti in modo da poter tornare indietro al più presto.

Everek, primo pomeriggio del 3° ahoer crescente (7 aprile)

Il Capitano Farnel mostra la sua preoccupazione per quello che ha visto e suggerisce caldamente al prof. Kimmen di poter bombardare il bozzolo con le sofisticate armi a bordo della Luce d’Argento. Maya sente che sarebbe una cattiva idea, e convince il professore a lasciar loro due giorni per fare delle indagini sul monte Wulter, del quale però nessuno ha mai sentito parlare. Lo psicoscienziato accetta, proponendosi nel frattempo di compiere ricerche sui campioni di bozzolo prelevati.
Kaisho, che meglio di tutti conosce la città, viene mandato a cercare qualcuno che li guidi. Incontra Thomas, il cacciatore con il quale la compagnia aveva avuto a che fare qualche giorno prima. Sa dov’è il monte Wulter: fa parte di una catena montuosa a circa 200 Km ad est della città. E’ felice di avere la possibilità di salire su una nave volante, per cui chiede solo 1800 Drog per far loro da guida per due giorni.
La compagnia si prepara. La partenza è fissata per l’alba del giorno dopo.